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The Spitts Cut The Circulation Off Cover
Artist: The Slash City Daggers
Location: U.S.A.
Line-up:

Abe Ruthless (rhythm guitar, lead vox), Davey Graves (lead guitar, b.vocals), Lucky Dagger (bass), Pickle (drums)

Album: Backstabber Blues
Label & Pubblication Year: Unity Squad Records, 2001
Tracklist: T.V. and pills/ Backstage / Feels good / Backstabber blues / Fucking you / Daggers Rule / Jailhouse lover / Dead Drunk / Same ol’thang / Jackhammer / Sweet dreams / Backseat baby
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Dopo una lieve ritoccatina al monicker gli Slash City Daggers si impegnano in una prova meno grezza e piu matura rispetto al primo lavoro. Anche la produzione, guidata dalla mano esperta del grande rocker Jeff Dahl, migliora sensibilmente. Le songs, come ci preannuncia il titolo dell’album, risentono di lievi influenze blues, ma le strutture e il feeling restano ben ancorati al Punk’n’roll degli inizi! Da segnalare la grande partenza affidata alla perversa “T.V. & Pills”, stupidella con i suoi corettini al bubblegum, il suo ritmo sculettante ma con il suo stacchetto azzeccato al 100%. La cantatina sotto la doccia diventa d’obbligo, cosi come per la successiva “Feels good”! Le venature piu bluesy risiedono nella titletrack, un mid tempo dai buoni spunti chitarristici. “Daggers rules” cresce pian piano fino a pervadere l’ascoltatore con il suo feeling malato, niente velocità sostenute o diavolerie di sorta ma solo pura attitudine rock’n’roll! “Jailhouse lover” è davvero una bomba con le sue chitarre pronte a donarci tonnellate di energia. Il livello di distruzione non tende a calare con la abrasiva e schizzata “Dead drunk”, mentre “Same ol’thang” continua a farci ballare incurante del tempo tiranno mentre “Jackhammer” si apre con una batteria da stadio che viene in seguito a puntellare i coretti di turno! Ragazzi io una football rock’n’roll anthem song come questa non la avevo mai sentita, portatevela allo stadio…”Sweet dreams” è un lento elettrico, incredibile ma vero, anche i Daggers hanno un cuore! Questi ragazzi fanno proprio fatica a tenere basso il volume e ce lo dimostrano cosi con la conclusiva “Backseat baby”, un minuto di sparato e grezzo delirio puro. Io attendo impaziente il nuovo lavoro di questi ragazzi che dovrebbe uscire a breve...“Burn the amps guys”!

Recensione Realizzata da Bruno Rossi.
Vote: 7